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Coronavirus, Umbria: aggiornamento epidemiologico, l’assessore coletto chiede al ministro speranza di rendere stabili le unità speciali di continuità assistenziale

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La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni in Umbria mostra un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 15 marzo è pari a 1.502.

L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni si attesta ad un valore di 1,67.

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media nazionale per la popolazione tra 3 e 44 anni: in particolare i soggetti tra i 6 e 18 anni raggiungono incidenze superiori ai 2000 casi per 100.000 abitanti. Tutte le classi di età mostrano un evidente incremento dei valori.

Tutti i distretti sanitari hanno un’incidenza superiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti.

Rispetto alla settimana precedente si osserva un leggero aumento nell’impegno ospedaliero regionale (al 15 marzo 171 ricoveri di cui 4 in terapia intensiva), mentre si registrano nella settimana dal 7 al 13 marzo, 12 decessi.

I dati del report epidemiologico elaborati settimanalmente dal Nucleo epidemiologico regionale sono stati resi noti dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, che in considerazione dell’incremento dell’incidenza di casi positivi che si sta evidenziando in Umbria, come del resto in altre regioni italiane, nella giornata di ieri in un incontro con il ministro della Salute, Roberto Speranza, tra le altre questioni affrontate, ha avanzato la richiesta di rendere stabili nella nostra regione le Unità Speciali di Continuità Assistenziale.

“Vista l’importanza delle cure territoriali – ha spiegato Coletto – le Usca sono ora per la cura del covid e saranno in futuro sempre di più fondamentali per la presa in carico dei pazienti che non necessitano di ospedalizzazione e che potranno essere curati nelle case di comunità, pertanto sarà necessario stabilizzarle. L’Umbria ha una popolazione con un elevato numero di anziani con patologie croniche e, in questo contesto, la medicina territoriale rappresenta una soluzione ad hoc per il benessere dei cittadini. Contestualmente – ha aggiunto l’assessore – ho chiesto al ministro che siano direttamente le Regioni a programmare le borse di studio e la specialità dei medici neolaureati dei quali si riscontra la carenza tra il personale sanitario”.

Relativamente alle Usca, il commissario straordinario per la gestione dell’emergenza in Umbria, Massimo D’Angelo, così come previsto dalla Legge 234 del 2021, ha formalmente previsto la proroga delle Unità Speciali fino al 30 giugno 2022.

La richiesta trova motivazione nel fatto che all’aumento dei casi positivi, grazie alla vaccinazione, non corrisponde un elevato numero di ospedalizzazioni, mentre invece crescono le richieste di assistenza domiciliare per le quali diventa necessaria la presenza sul territorio delle Unità Speciali di Assistenza.

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