Nella notte tra giovedì 10 e venerdì 11 ottobre 2024, Gubbio è stata testimone fortunata di un evento astronomico rarissimo alle nostre latitudini: tra le 22 e le 23 un’”aurora boreale” ha colorato di rosso il cielo a nord. In realtà quanto accaduto non è stata esattamente un’aurora boreale, rarissima sopra alle Alpi e praticamente impossibile alla latitudine dell’Italia centrale, ma quella che gli astronomi chiamano SAR un acronimo inglese che sta per stable auroral red ovvero “arco aurorale rosso stabile”.
L’evento è stato causato da una severa tempesta geomagnetica G4, la seconda più intensa su una scala che va da G1 a G5. L’origine della tempesta geomagnetica si trova nella macchia solare AR 3848, che martedì 8 ottobre ha prodotto un forte brillamento solare di classe X 1.8: i brillamenti di classe X sono quelli più potenti e quest’ultimo ha infatti innescato blackout radio nelle zone del nostro pianeta in quel momento rivolte verso il Sole. Il brillamento è stato accompagnato da un’espulsione di massa coronale, cioè un’espulsione di materia sotto forma di plasma, che si è diretta verso la Terra ad una velocità compresa tra 4,3 e 4,7 milioni di chilometri orari.
Il fenomeno è stato visibile da molte regioni italiane: Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e nord Marche; ecco perché il SAR è stato visibile anche da Gubbio, come mostra la splendida foto scattata da Marco Mariotti e pubblicata sul gruppo Facebook “Umbria-una foto al giorno”.