Juanito Gomez chiude col calcio giocato. “I miei gol più belli: quello alla Juve e nel Gubbio promosso in serie B”.
Dopo 20 anni nei professionisti, con oltre 500 presenze e più di 100 reti, Juanito Gomez Taleb ha deciso di chiudere col calcio giocato. L’annuncio proprio oggi (16 maggio) e forse non è un caso, visto il suo legame col patrono di Gubbio Sant’Ubaldo. In un’intervista concessa all’emittente veneta Telenuovo nella rubrica TG Gialloblù, l’attaccante argentino visibilmente commosso, ha raccontato i momenti più belli e importanti della sua carriera e, accanto alla lunga esperienza nell’Hellas Verona, non poteva mancare un ricordo delle due trionfali stagioni trascorse con la maglia del Gubbio.
“C’è un mix di tutto, tristezza, felicità e orgoglio – dice Juanito – per tutto quello che ho fatto in questi anni. Da un po’ di tempo stavo pensando al mio futuro e dopo l’eliminazione (della Virtus Verona) dai playoff, ho deciso che era il momento di dire basta al calcio giocato. Martedì (20 maggio) faccio 40 anni, il numero inizia a essere importante e quindi ho deciso che è giunto il momento di pensare anche ad altro per il mio futuro”.
Non poteva mancare una domanda sui gol più importanti della sua carriera, alla quale Gomez riscponde: “Sicuramente quello del 2-2 alla Juve (38^ giornata 2014/15) e sicuramente quello col Gubbio quando vincemmo la serie C (contro la Paganese l’8 maggio 2011), ma anche tanti altri”.
E gli allenatori che ricordi di più?
“Franco Varrella al Bellaria, il primo che mi ha insegnato come stare in campo, poi sicuramente Vincenzo Torrente e Gigi Simoni al Gubbio che mi hanno insegnato tanto e abbiamo vinto due campionati di fila. Poi Mandorlini al Verona, periodo nel quale abbiamo fatto campionati bellissimi. E infine Gigi (Fresco, allenatore della Virtus Verona), con il quale sono stato in questi ultimi bellissimi anni”.
Infine una domanda sul futuro di Juanito Gomez, alla quale il calciatore argentino ha risposto così: “Resterò a vivere a Verona, città che mi ha dato tantissimo. Adesso ho fatto il corso da direttore sportivo e tra poco avrò l’esame. Mi piacerebbe continuare a stare nel mondo del calcio”.