“La Gola del Bottaccione situata immediatamente a Nord di Gubbio, non è un semplice passaggio tra due montagne, il M. Ingino e il M. Foce, ma ha rappresentato da sempre un punto di transito e soprattutto una convergenza tra la Natura e l’Uomo”. Questo passaggio è l’esordio dell’introduzione della guida “Gola del Bottaccione – un’escursione nel tempo geologico del pianeta e nella storia della città di Gubbio”, scritta da Marco Menichetti ed edita da Monti Editore. La guida verrà presentata giovedì 9 ottobre alle ore 18 presso la sala ex Refettorio del monastero di San Pietro a Gubbio.

“Questa guida è un invito a una visione estetica del territorio – si legge nella presentazione – a osservare nel paesaggio, a scrutare con gli occhi, ma anche uno stimolo a percepire le emozioni della nostra anima. Un percorso con noi stessi, fisico e spirituale aiutati dal fascino della Geologia”. La guida si compone di 176 pagine con 237 tra foto e illustrazioni inedite ed è organizzata in tre parti. La parte iniziale introduce alcuni concetti geologici attraverso i quali vengono descritte le caratteristiche delle rocce che si incontrano nella gola (uno dei 100 più importanti siti geologici al mondo), con un approfondimento sul passaggio tra Era Mesozoica e Cenozoica e su quanto successo sul nostro Pianeta in quel momento, in particolare sull’estinzione di massa alla fine del Cretacico. Nella seconda parte vengono descritti i lineamenti ambientali con flora, fauna, erbe spontanee e clima. Nella terza parte infine, vengono descritti quattro itinerari, con piccole varianti, che si sviluppano lungo e attorno alla gola. Alcune schede di approfondimento descrivono gli aspetti storici e naturalistici salienti.

La guida è particolarmente ricca di immagini ed illustrazioni che aiutano a visualizzare elementi che non sempre sono facilmente osservabili ad occhio nudo. E’ importante notare sempre la scala degli oggetti rappresentati, dagli affioramenti di rocce alle foto al microscopio elettronico.

L’autore, Marco Menichetti, eugubino, è professore di geologia strutturale presso l’Università degli Studi di Urbino. La sua attività scientifica è caratterizzata da studi sulla geodinamica e sulla sismotettonica nell’Appennino, in America Centrale, nella Cordigliera delle Ande in Tierra del Fuego e in Patagonia. Speleologo da molti decenni, svolge ricerche sull’idrogeologia carsica e sulla

formazione delle grotte. E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali ed è editor di volumi monografici e guide divulgative. Ha curato l’allestimento di musei ed esposizioni sulla geologia, tra le quali quella del complesso di San Benedetto a Gubbio.