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Voragine in Corso Garibaldi: l’Amministrazione comunale decide la chiusura della via ma i lavori non iniziano

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La protesta di residenti e commercianti.

Sta suscitando una bufera di polemiche la chiusura al transito dell’accesso di via Dante a corso Garibaldi, stabilita in fretta e furia dall’Amministrazione comunale nella giornata di lunedì 3 marzo. La chiusura è stata decisa per problemi di sicurezza in prossimità della voragine apertasi lo scorso ottobre, a poche decine di metri dalla statua di Sant’Ubaldo, per una consistente perdita della condotta idrica. Da allora nulla è stato fatto, se non riparare la tubatura e circoscrivere l’area direttamente interessata, lasciando aperto il transito anche veicolare sulla restante parte della strada.

Ora, a distanza di quasi 5 mesi, è stata decisa la chiusura totale della via senza però iniziare i lavori di ripristino che potrebbero essere anche non semplici. A quanto pare, sarebbe in atto una disputa tra Comune di Gubbio e Umbra Acque per capire se l’intervento debba impegnare l’uno o l’altra. Sta di fatto che l’immobilismo che ne deriva sta recando molti disagi ai residenti e danneggia ulteriormente le attività della via che già da tempo non godono di ottima salute.

Tutto questo con la contemporanea chiusura di via della Repubblica, interessata nella parte bassa dai lavori di pavimentazione di piazza 40 Martiri e di via di Fonte Avellana, non transitabile dal settembre 2023 per i lavori al piano rialzato del parcheggio pluripiano. In ordine sparso alcuni commercianti hanno chiesto al comando di Polizia Locale la temporanea inversione del senso di marcia di via Armanni (la salita di san Pietro) per consentire di raggiungere in qualche modo la parte alta di corso Garibaldi, ma al momento la domanda è rimasta senza risposta.

L’unica speranza per vedere avviati i lavori è sempre la stessa, quella legata all’avvicinarsi della Festa dei Ceri. Tra due mesi la voragine o quello che sia dovrà essere sistemata, ma due mesi sono ancora lunghi e le proteste fioccano: “Non si può più andare avanti così – ha scritto un commerciante in un post su Facebook – chi di dovere si prenda le proprie responsabilità e risolva il prima possibile questa situazione che è diventata insostenibile”.

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