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Vincenzo Mollica cittadino onorario di Città di Castello

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Il sindaco, Luca Secondi ha consegnato nell’aula consiliare i sigilli della città recependo la proposta avanzata dal Presidente dell’Associazione Amici del Fumetto

Mollica:”una giornata di emozioni forti che voglio condividere con la mia famiglia, tutta la comunità di Città di Castello, gli amici del fumetto e tanti colleghi come il compianto Sandro Ceccagnoli, ed affermati direttori, un tempo in Rai con me, Clemente Mimun, Enrico Mentana e Lamberto Sposini”

Vincenzo Mollica è cittadino onorario di Città di Castello la città “rinascimentale” di Alberto Burri e Monica Bellucci. Il conferimento ufficiale dell’onorificenza al “maestro” del giornalismo, dell’arte, del cinema, dello spettacolo e del fumetto, sabato mattina nella sala consiliare, dove, lo scorso 28 luglio con votazione unanime dei presenti, il massimo consesso cittadino è stato chiamato a votare una proposta di delibera, frutto di un dettagliato lavoro preparatorio della Commissione Affari Istituzionali che ha recepito l’indicazione formulata, a nome dell’Associazione Amici del Fumetto di Città di Castello, dal Presidente, Gianfranco Bellini. “Per aver costantemente contribuito a diffondere l’immagine della città e delle sue eccellenze culturali e aver concorso, fin dalle prime edizioni, alla diffusione e conoscenza della mostra del Fumetto “Tiferno Comics” a livello nazionale. Con gratitudine e stima”, così recita la motivazione letta dal sindaco di Citta’ di Castello, Luca Secondi ed impressa dietro alla targa con i sigilli della città che è stata consegnata a Mollica: “riconoscimento doveroso ad un raffinato e colto giornalista ed artista che Citta’ di Castello ha riconosciuto subito come amico ed estimatore delle nostre bellezze a partire dal fumetto”. “Finalmente – ha esordito Vincenzo Mollica, “tifernate”, fresco di investitura – sono davvero onorato di entrare a far parte della comunità dei cittadini di Città di Castello. Ringrazio il sindaco, il comune, i consiglieri comunali che hanno approvato questa cittadinanza onoraria all’unanimità. Ringrazio gli “amici del fumetto” capitanati dal grande Gianfranco Bellini che hanno dedicato una parte della loro vita al fumetto”. Visibilmente commosso ed emozionato, Vincenzo Mollica, da oltre venti anni anima e motore della Mostra del Fumetto di Città di Castello che celebra proprio oggi questo importante traguardo con una splendida ed unica rassegna dedicata a Guido Crepax, genio dell’arte fumettistica e alla sua “Valentina” (a Palazzo Facchinetti fino al 23 Ottobre), subito dopo aver ricevuto i “sigilli della città” dal sindaco, dal Presidente del Consiglio Comunale e dall’amico fraterno e Presidente dell’Associazione “Amici del Fumetto”, Gianfranco Bellini, affiancato dalla moglie Rosa Maria e dalla figlia Caterina, ha ringraziato “tutti coloro che con un video istituzionale breve ma denso di significati hanno voluto festeggiare questa ricorrenza”. Momento particolarmente toccante quando è stato trasmesso il video con le bellissime immagini della citta’ dall’alto, seguite dall’applauso con cui i consiglieri hanno salutato l’annuncio da parte del presidente del consiglio comunale la conclusione della votazione relativa all’approvazione del conferimento della cittadinanza onoraria a Mollica e poi ancora la magistrale interpretazione di “The Mission” colonna sonora simbolo della musica internazionale e del maestro Ennio Morricone eseguita dal clarinettista, Fabio Battistelli. Poi un messaggio a sorpresa di Monica Bellucci, bellissima attrice tifernate e grande amica ed estimatrice da sempre del volto “icona” della Rai che ha voluto testimoniare così tutto il suo affetto non potendo essere presente, impegnata e protagonista al Festival del Cinema di Venezia. “Vincenzo caro – ha esordito nel video Monica Bellucci – sai tutto l’affetto e la stima che ho nei tuoi confronti. Sono molto felice che ti venga conferito questo riconoscimento da parte della mia citta’ meravigliosa dove sono nata e dove ho trascorso gli anni del liceo. Ti bacio e ti abbraccio. Un caro saluto a te e alla mia bella Città di Castello”, ha concluso la celebre “concittadina” tifernate. Le parole di ringraziamento del neo-cittadino onorario di Città di Castello non si sono fatte attendere. “Monica Bellucci – ha detto Mollica – è una persona che conosco ed apprezzo con ammirazione da tanti anni, un inno alla bellezza, all’arte: la conosco da quando ha iniziato a muovere e primi passi in questo mondo. Vorrei dire anche di più. Quando Milo Manara ha dovuto disegnare un simbolo di Città di Castello, la “Sora Laura”, l’ha disegnata con le fattezze e il viso di Monica Bellucci.” Mollica come un “fiume in piena”, quasi a voler firmare uno dei tanti “pezzi” che l’hanno consacrato e consegnato alla storia del giornalismo, ha riservato parole di affetto per la famiglia: “ vorrei dedicare questo premio a mia moglie Rosa Maria e mia figlia Caterina perché anche loro da oggi assieme a me entrano a far parte della comunità dei tifernati, loro che hanno sempre avuto profonda ammirazione per l’arte e la bellezza di Città di Castello”. L’ultima parte del suo intervento, dopo aver ricevuto anche due splendidi omaggi dell’artigianato artistico tifernate, (una pictografia a fresco su calce dell’opera di Raffaello, “Sposalizio della Vergine”, realizzato dalla Bottega Tifernate di Francesca e Stefano Lazzari e due piatti in ceramica realizzati dall’artista Luca Baldelli per “Ceramiche Noi” di Lorenzo Giornelli, ispirati alle geometrie e toni del Maestro Alberto Burri), Vincenzo Mollica l’ha riservata agli amati colleghi di redazione con cui ha avuto la possibilità di lavorare nella brillantissima carriera televisiva ed artistica. “Vorrei condividere questo momento con la famiglia di Sandro Ceccagnoli, un grande amico, scomparso tre anni fa, giornalista, straordinario punto di riferimento del Tg1, la persona che mi ha fatto conoscere Città di Castello e gli amici del fumetto. Con Sandro Ceccagnoli ho avuto l’onore di lavorare per 40 anni assieme ad un altro grande tifernate, giornalista, direttore di rete Rai, Carlo Fuscagni.” E poi ancora altri amici, grandi giornalisti, ora da anni direttori e professionisti di primissimo piano a Mediaset e La7 con cui Mollica ha lavorato gomito a gomito in Rai, “Clemente Mimun, Enrico Mentana e Lamberto Sposini, che saluto con affetto e riconoscenza, anche per i bellissimi messaggi e parole che anche oggi mi hanno riservato in un giorno della mia vita importante”. “Da questo momento in poi – ha concluso Mollica – voglio dare un grande abbraccio a tutti i cittadini di Citta’ di Castello che mi hanno sempre accolto con un bellissimo sorriso, con simpatia e con dell’ottimo e profumato tartufo”. Prima della conclusione della cerimomia ufficiale di conferimento della cittadinanza onoraria a Vincenzo Mollica, la presentatrice dell’incontro in comune, Silvia Epi, ha annunciato l’inaugurazione della mostra dedicata proprio al “genio” del fumetto, “Valentina presenta: TuttoCrepax” in corso di svolgimento da oggi fino a Domenica 23 Ottobre a Citta’ di Castello presso Palazzo Facchinetti che celebra i venti anni di fumetto d’autore dell’Associazione “Amici del Fumetto” e di Tiferno Comics 2022. Numerosi i messaggi di congratulazioni giunti a Mollica al termine della cerimonia ufficiale in comune fra cui quelli di numerosi rappresentanti istituzionali, giornalisti ed amici: “un plauso alla scelta di celebrare un autentico appassionato, oltre che fine giornalista, quale è Vincenzo Mollica, che per anni è entrato nelle case degli italiani con le sue interviste e con la sua grande passione per il fumetto, che ha divulgato attraverso i suoi scritti, le sue storie e le sue “pillole” settimanali televisive”, ha precisato l’assessore regionale alla Cultura e Turismo. “Diventerai un tifernate!” Ho detto questo a Vincenzo, telefonicamente, appena il consiglio comunale si è pronunciato favorevole a conferirgli la cittadinanza onoraria di Città di Castello. – ha ricordato, ancora emozionato, il presidente dell’associazione “Amici del Fumetto”, Gianfranco Bellini. – Questa semplice frase è stato il modo più bello per ringraziare un amico speciale della nostra Mostra del Fumetto, il nostro nume tutelare, colui che, come un fratello maggiore ci ha sempre consigliati, bene ovviamente”.

LA SCHEDA

Vincenzo Mollica è giornalista, scrittore, disegnatore, autore, conduttore televisivo e radiofonico, curatore di mostre, saggista, e ora da apprendista pensionato – come lui ama definirsi – anche poeta sui suoi canali social di enorme successo. Nasce a Formigine, in provincia di Modena, nel 1953. A tre mesi di vita raggiunge il padre che lavora in Canada. Rimane all’estero per sette anni, ed è lì che inizia ad assorbire in maniera enormemente accelerata rispetto ai suoi coetanei italiani la passione per il mondo dello spettacolo. La televisione canadese infatti trasmette h24 musicisti rock, cantautori, cartoni animati, film e telefilm, e il giovanissimo Mollica si immerge nella cultura Pop come Obelix nel paiolo della pozione magica. Tornato in Italia, rimane in Calabria, terra di origine del padre, fino agli studi liceali, per poi trascorrere gli anni universitari a Milano, dove conosce Rosa Maria, sua futura moglie e compagna di amori pop. Nel 1980 entra nella redazione del Tg1, dove porta le sue passioni, in primis il fumetto e la musica dei cantautori, fino a quel momento snobbati dai telegiornali. Inviato per la redazione Cultura e Spettacolo, è stato per decenni il volto Rai ai premi Oscar di Los Angeles, ai festival del cinema di Venezia e Cannes e al Festival di Sanremo. Ha condotto le trasmissioni televisive Prisma, Taratatà, Sviste e Per fare Mezzanotte e soprattutto la storica rubrica di approfondimento sullo spettacolo del TG1, DoReCiakGulp, in onda il sabato, fino al febbraio del 2020, quando Vincenzo Mollica va in pensione. Una curiosità: come inviato ha seguito 39 festival di Sanremo, collegandosi dal mitico “balconcino” dell’Ariston. Ma grazie a Fiorello, che lo ha presentato addirittura in ologramma, nel 2021, ha raggiunto le 40 presenze, record assoluto. Dal suo sodalizio con Fiorello nasce anche il pupazzo di “Viva RaiPlay”, un mini-Mollica di peluche diventato beniamino di tutto il pubblico, doppiato dalla voce dello stesso giornalista con frasi cult come: “Sto sciallando di brutto!”, “Mi è partita la sciabbarabba!”. La sua passione incontenibile per il fumetto si è espressa oltre che in televisione, in innumerevoli saggi (è stato il primo giornalista italiano a dedicare una collana agli autori del Fumetto), nella direzione della rivista “Il Grifo”, con Mauro Paganelli, che segnò la stagione del Fumetto d’Autore nel nostro paese, e in centinaia di mostre in tutta Italia, soprattutto al Museo del Vittoriano a Roma e poi con la sua storica collaborazione ventennale con “Tiferno Comics”, di Città di Castello.

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