Gubbio ha vissuto la sua giornata più intensa e consegna alla storia un’altra edizione della Festa dei Ceri.
Un’edizione caratterizzata da una folla straripante in tutte le fasi della giornata, pur essendo un giorno feriale di metà settimana. La giornata è iniziata con la triste notizia della scomparsa di Ivo Ragni Calzuola “Il Grillo”, molto conosciuto nel mondo ceraiolo anche per essere stato Capodieci di Sant’Ubaldo nel 1982. La mattina è scorsa via velocemente attraverso tutte le tappe consuete del programma di ogni 15 maggio. La sveglia, la visita al cimitero, la messa presso la chiesa dei Muratori e la conseguente estrazione dei capitani per la festa del 2027: Gianluca Lorenzi e Fabrizio Monacelli.
Poi la sfilata dei ceraioli, interrotta per qualche minuto per prestare soccorso a una persona colta da malore in via Cavour, ma comunque sempre più sfilacciata di suo lungo il percorso. L’alzata spettacolare come sempre con i tre Capodieci Giuseppe Piccioloni, Giuliano Baldelli e Mattia Martinelli che hanno lanciato le brocche verso la piazza stracolma, dopo che i due Capitani Fabio Latini e Oliviero Baldelli, avevano salutato la folla dalla scalea del Palazzo dei Consoli.
La corsa pomeridiana è stata caratterizzata dal passaggio inedito della Corsa davanti alle Logge dei Tiratoi (v. foto) e dalla rovinosa caduta del cero di Sant’Ubaldo durante il tratto di via XX Settembre, in corrispondenza con l’incrocio delle scalette di via Mastro Giorgio. L’assenza di palazzi ha fatto sì che il cero precipitasse a terra investendo alcuni spettatori. Preoccupanti le condizioni di una signora investita in pieno dal cero e trasportata all’ospedale di Branca con varie contusioni e ferite. In serata si stava valutando il trasferimento all’ospedale di Santa Maria della Misericordia di Perugia.
Infine il tratto del monte, come sempre ricco di un fascino particolare. Alla fine il cero di Sant’Ubaldo è riuscito a chiudere il portone del chiostro della basilica.