giovedì, Marzo 28, 2024
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Vetrine “consapevoli”: negoziante aderisce alla campagna di informazione sull’endometriosi

Assessore sociale, Benedetta Calagreti: “bellissimo gesto di grande altruismo e solidarietà”

Vetrina “consapevole” : accanto alle borse, oggetti di pelletteria e abbigliamento anche simboli, depliants, messaggi e palloncini colorati per ricordare il mese della prevenzione, in particolare per l’endometriosi una malattia cronica e invalidante che colpisce numerose donne. Non solo commercio anche sociale e sensibilizzazione su temi e questioni di scottante attualità nella originale iniziativa messa in atto da Cristian Braganti, titolare di un negozio in pieno centro in corso vittorio Emanuele che assieme a Sara Monini, collaboratrice e dipendente, ha deciso di colorare di rosa con i simboli dell’associazione A.P.E. (Associazione progetto endometriosi), protagonista di una campagna di informazione a livello nazionale, parte della vetrina tanto da renderla originale e inedito veicolo di promozione di messaggi utili.

“Siamo sempre stati attenti a tutto quello che è il mondo della donna, ma questa volta siamo andati oltre il concetto di “cliente” – precisano Cristian e Sara – l’idea nasce dalla volontà di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema delicato e complesso che interessa un’importante percentuale di donne nel nostro paese. Nel mese dedicato alle donne e alla prevenzione abbiamo pensato che “mettere in vetrina” questa tematica potesse offrire un momento di riflessione e condivisione di cui si sente ancora il bisogno. Dunque una “vetrina consapevole” cioè una vetrina che non mostri solo oggetti ma che sia anche punto informativo. Per noi non è una prima volta e non sarà neanche l’ultima”, concludono i responsabili dell’attività commerciale nel corso di un breve ma significativo incontro alla presenza dell’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, al dottor Lorenzo Cecconi, ginecologo ospedale di Città di Castello ed Annalisa Lelli, nutrizionista, cliente del negozio, particolarmente attiva, dall’alto della sua esperienza personale, nel portare avanti iniziative di sensibilizzazione sulla malattia.

“Vogliamo ringraziare innanzitutto Cristian e Sara – dichiara l’assessore Calagreti – per aver aderito all’iniziativa di vetrine consapevoli contribuendo, attraverso la loro attività commerciale, a stimolare l’informazione, ancora troppo scarna, su questo tema. E’ un esempio importante di come attraverso l’interazione fra pubblico e privato, si possa andare oltre il proprio spazio di competenza e dar luogo a risultati spesso eccezionali. Grazie anche alla dottoressa, Annalisa Lelli per l’attività quotidiana che, come nutrizionista, offre al servizio della cura della consapevolezza sul tema. Poi infine grazie alla Asl e in particolare il dottor Lorenzo Cecconi, che ha voluto fornire il proprio contributo sottolineando l’importanza di promuovere a tutti i livelli una cultura più ampia possibile del benessere femminile”. conclude l’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti. “Sono orgogliosa che nella mia città ci siano realtà come quella di di Cristian e Sara, pronte a mettere a disposizione la loro vetrina per sensibilizzare la popolazione sul tema endometriosi. Problematica che mi sta particolarmente a cuore – precisa Annalisa Lelli – perché ne sono affetta da tempo e con la quale solo oggi riesco a convivere serenamente. Per questo vorrei trasmettere un messaggio positivo: non arrendetevi mai, non demoralizzatevi, si può stare meglio! Fatevi seguire da personale specializzato , medici, nutrizionisti , osteopati e ostetriche , i quali possono contribuire, ognuno nel suo campo a migliorare la vostra qualità di vita”. “Le numerose iniziative di queste mese – precisa Lorenzo Cecconi, ginecologo ospedale di Città di Castello – sono il risultato della volontà di rendere evidente un dolore che troppo spesso è taciuto e che troppo poco è compreso, rivelando, oltre alla malattia, il coraggio di chi ogni giorno lotta per sorridere”.

LA SCHEDA

Il mese di Marzo è dedicato alle donne e, in particolare, alla consapevolezza dell’endometriosi. Oggi in Italia 3 milioni di donne e 170 milioni nel mondo sono a rischio infertilità a causa di questa patologia perché spesso sottovalutata o diagnosticata troppo tardi. Una delle maggiori sfide in sospeso che riguarda l’endometriosi è, infatti, la diagnosi precoce della malattia, poiché, sebbene inizi a svilupparsi con l’inizio delle mestruazioni regolari, la diagnosi arriva in ritardo perché di solito non viene rilevata fino a un decennio dopo aver causato i primi sintomi, quando la paziente ha già più di 25 anni. E, se non trattata, una delle principali conseguenze di questa malattia può essere correlata a futuri problemi di infertilità nella paziente.

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