martedì, Marzo 19, 2024
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Flavio Insinna premiato al Tuscia Film Fest: l’attore ricorda anche Gubbio

Lo scorso sabato 16 luglio, a Viterbo, è stato consegnato a Flavio Insinna il premio Pipolo Tuscia Cinema. L’attore è stato ospite dell’ultima serata del Tuscia Film Fest, evento che da diciannove anni celebra il cinema italiano.

Flavio Insinna ha ricevuto il premio da Federico Moccia, figlio di Giuseppe Moccia in arte Pipolo, celebre sceneggiatore nato proprio a Viterbo nel 1933 che, insieme a Franco Castellano, ha firmato alcune delle pellicole di maggior successo del nostro cinema.

Premio Pipolo Tuscia Cinema

Nello scenario della medievale piazza San Lorenzo, Insinna ha anche presentato il suo libro “Il gatto del Papa” e ricordato il maestro Gigi Proietti prima della proiezione dell’ultimo film che lo ha visto protagonista “Io sono Babbo Natale”.

Flavio Insinna legge un brano tratto da “Il gatto del Papa”

“I premi sono un onóre ma anche un ònere. Quando te li danno è perché hai fatto qualcosa di buono ma poi devi continuare a meritarteli”, ha detto l’ex Capitano Anceschi. Poi, rivolgendo lo sguardo ad alcuni volti familiari in platea, ha aggiunto che vedere l’amicizia che ti viene restituita dal pubblico e dalle persone con le quali hai lavorato nel corso degli anni è il vero segno che qualcosa di buono devi averlo fatto davvero.

E’ proprio a questo punto che Flavio Insinna si è rivolto a Pietro Biraschi, fotografo di scena per le prime edizioni girate a Gubbio della fortunata serie Don Matteo: “Vedete quel signore là, che fa le foto? Ecco, lui viene da Gubbio. A Gubbio, pensate, mi vogliono bene!”.

Lo showman ha dimostrato ancora una volta il suo affetto per la città di pietra. Insinna, infatti, non manca mai di ricordare la sua esperienza sul set a Gubbio, anche con simpatici aneddoti durante il quiz L’Eredità da lui condotto, raccontati ai concorrenti con un pizzico d’orgoglio quando capitano loro in sorte domande sulla città umbra.

“Per me Gubbio è come Itaca per Ulisse. Con la differenza che a Ulisse lo ha riconosciuto solo il cane; a me, invece, a Gubbio non solo mi riconoscono ma me salutano, me fanno ancora entra’ in città!”

La serata si è conclusa con il firmacopie dell’autore all’interno della Sala del Conclave di Palazzo dei Papi, all’interno della quale si svolse il primo e più lungo conclave della storia.

Le foto all’interno dell’articolo sono state gentilmente concesse da Pietro Biraschi – Photostudio Gubbio.

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