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La giunta comunale del nuovo sindaco di Gubbio: oltre ai nomi, alcuni temi già pronti sul tavolo

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Quattro donne e tre uomini: è così composto il gruppo dei sette assessori presentato oggi dal sindaco Vittorio Fiorucci. Oltre ai nomi, già alcuni temi pronti sul tavolo: interventi sulle mura urbiche e su Porta S. Ubaldo e recupero dell’ex mattatoio

La giunta comunale del nuovo sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sala Consiliare di Palazzo Pretorio. Sette assessori con maggioranza femminile, tanto da far dichiarare scherzosamente al sindaco di aver avuto difficoltà a trovare gli uomini, compongono la squadra chiamata ad amministrare per la prima volta la città in nome del centrodestra.
Francesco Gagliardi, avvocato, esponente di Fratelli d’Italia, è il vicesindaco con deleghe all’ambiente, manutenzioni e servizi cimiteriali. Spartaco Capannelli, architetto, già funzionario della Soprintendenza, è assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici. Carlotta Colaiacovo, imprenditrice e coordinatrice comunale di Forza Italia, ha le deleghe alle politiche giovanili, fondi comunitari, sport e impiantistica sportiva. Filippo Farneti, commercialista, già consigliere comunale d’opposizione nella passata consiliatura, è l’assessore al bilancio e patrimonio.
Micaela Parlagreco, della Lega, assente alla presentazione per impegni di lavoro, ha la delega allo sviluppo economico. Infine le due esterne: Lucia Rughi, dipendente Asad, ha la delega ai servizi sociali e politiche abitative, mentre Paola Salciarini, bancaria, assume le deleghe di cultura e turismo.
Fiorucci tiene per sé, oltre alla sicurezza, la delega spesso più scomoda nelle pubbliche amministrazioni, quella che si occupa del personale.
Già all’orizzonte alcuni progetti e idee, soprattutto nel settore urbanistica. L’assessore Capannelli ha nel mirino tre argomenti che attendono da anni una adeguata sistemazione: le mura urbiche, che dopo gli interventi iniziati alcuni anni fa, hanno urgenza di cure adeguate su altri consistenti tratti; l’ex mattatoio di via della Piaggiola, che versa in condizioni di pesante degrado e del recupero del quale si parla da un paio di decenni; infine Porta Sant’Ubaldo, ingabbiata in ponteggi di contenimento dal dopo sisma 2016. Saranno forse proprio questi i primi temi sul tavolo.

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