Il Patto Avanti eugubino, dopo la notizia dell’istituzione di un tavolo permanente, prende posizione rispetto a quanto emerso nel corso della conferenza stampa organizzata dall’Amministrazione per fare un bilancio dei primi sei mesi di governo: “il Patto Avanti eugubino intende chiarire alla città alcune allarmanti e false affermazioni uscite sugli organi di stampa in relazione alla conferenza stampa dell’Amministrazione Fiorucci”.
A un anno dalla nascita del Patto Avanti, i rappresentanti eugubini di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana e PSI annunciano l’istituzione di un tavolo permanente a Gubbio, “dedicato al dialogo e al confronto tra tutte le forze politiche che si riconoscono nei valori e negli obiettivi del campo progressista”.
Gli esponenti indicano fra i punti centrali “un lavoro serio e rigoroso di opposizione all’Amministrazione Fiorucci, l’organizzazione di eventi e iniziative rivolte alla cittadinanza per affrontare i temi cruciali per la città di Gubbio, una collaborazione stretta e costante con la Giunta Regionale per garantire un dialogo efficace e azioni condivise” e l’impegno a offrire “alle forze politiche attualmente escluse dalla rappresentanza in Consiglio Comunale l’opportunità di presentare istanze e mozioni in un contesto inclusivo e costruttivo”.
Il Patto Avanti eugubino ha inoltre diramato un comunicato col quale prende posizione rispetto alle dichiarazioni del Sindaco Vittorio Fiorucci in occasione della conferenza stampa di bilancio dei primi sei mesi di governo.
Il testo integrale:
“Il Patto Avanti eugubino intende chiarire alla città alcune allarmanti e false affermazioni uscite sugli organi di stampa in relazione alla conferenza stampa dell’Amministrazione Fiorucci, avvenuta tra l’altro solo alla presenza della stampa, senza apertura verso i cittadini, unici soggetti a cui invece va reso conto del proprio operato.
Il Sindaco e la sua Giunta parlano di un Comune indebitato in maniera negativa.
Il Sindaco non dice però che dietro a queste risorse ci sono investimenti fondamentali per la città, il completamento del parcheggio di San Pietro e la realizzazione della bretella di via Madonna dei Perugini su tutti. Il Sindaco non dice tra l’altro che la sua stessa amministrazione sta continuando ad indebitare l’Ente, ad esempio con il ricorso alla contrazione di un mutuo da 400.000 per la sistemazione di via XX settembre e per la copertura delle spese per il riambientamento della discarica.
Ci si dimentica di dire che la possibilità di contrarre mutui è per un ente locale una facoltà e una forma di finanziamento concedibile solo ai Comuni dotati di bilanci sani, anche questo confermato dal voto favorevole dell’amministrazione Fiorucci al rendiconto e al bilancio di previsione. E tuttavia se non facendo ricorso allo strumento del mutuo, il sindaco dovrebbe chiarire come ha intenzione di reperire le risorse in futuro per attuare gli investimenti sul territorio, tenendo conto dello scenario in cui la mancanza di potenziale di investimento per gli Enti locali, come sancito dall’ultima Legge di Bilancio dello Stato, minerà, per i prossimi 5 anni, ogni possibilità di progettualità.
Amministrare un Comune non è come amministrare un istituto di credito o una azienda, l’utile che si produce non è economico ma sono i servizi e la crescita della città.
Sarebbe anche ora che l’Amministrazione Fiorucci chiarisca quali sono le linee programmatiche concrete per il futuro, chiarisca cosa si intende fare per lo sviluppo di Gubbio oltre a continuare le opere lasciate in eredità dalla precedente giunta.
Inoltre sarebbe auspicabile che l’Amministrazione Fiorucci cessi di fare opposizione, sono più di sei mesi che la giunta è in carica e ancora non si vedono in campo idee e visioni per la città e il suo territorio, se non un atteggiamento ragionieristico unito al semplice mantenimento del potere e del tiramo a campà. Non basterà uno workshop finanziato dai soliti per ingraziarsi la fetta più grande della cittadinanza, già stufa della mancata serietà e del pressapochismo a cui sta assistendo da sei mesi.”