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Il 23 marzo alla Sperelliana un incontro-dibattito organizzato dall’associazione “Per i Beni Comuni”

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Il 23 marzo 2024 alle ore 16:30, presso la sala dell’ex refettorio della Biblioteca Sperelliana di Gubbio, avrà luogo un incontro–dibattito dal titolo “È in gioco la salute”, organizzato dall’associazione Per i Beni Comuni. Ambiente, Lavoro, Cura. Di seguito, il comunicato stampa:

“Francesco Della Porta, presidente dell’associazione, introdurrà l’evento. Seguirà una relazione su Ambiente e Tumori da parte di Ruggero Ridolfi, medico oncologo ed endocrinologo, già direttore dell’Unità Operativa di Immunoterapia dell’Irst-Irccs di Meldola, Forlì-Cesena e coordinatore ISDE.
Successivamente Paolo Crosignani, fisico, medico, epidemiologo, già responsabile dell’UO del Registro tumori ed epidemiologia ambientale, dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, tratterà il tema l’Epidemiologia dei cittadini. Ampio spazio sarà dato ad interventi e testimonianze da parte del pubblico presente.
Sappiamo ormai benissimo che l’inquinamento ambientale è un fattore altamente impattante sulla nostra salute. Salvaguardare le matrici ambientali, aria acqua e suolo dagli agenti inquinanti, che penetrano anche all’interno delle nostre case e dei nostri corpi, è un dovere improrogabile da parte di ogni istituzione amministrativa.
A Gubbio, come in tante altre città e territori, dove si sono aperte vertenze sulla presenza di
industrie altamente impattanti, non è più rinviabile uno studio approfondito sullo stato di salute della popolazione. Si sa, la salute non ha prezzo, è un bene comune, un valore non mediabile con nessun altro interesse di tipo economico. Per questo essa non deve mai rappresentare una posta in gioco.
Nell’incontro verrà approfondita la relazione tra inquinamento ambientale, patologie tumorali e cerebro-cardivascolari, che tanto preoccupano la nostra comunità. Verrà inoltre fatta una proposta molto dettagliata su un’indagine scientifica che sarebbe in grado di raccogliere e analizzare, geolocalizzandole tutte le patologie più significative dell’intera popolazione eugubina degli ultimi 30 anni. A nostro avviso, solo un’indagine di questo genere può restituirci un’immagine esatta e vera della situazione della salute nel nostro Comune. Un’indagine dai costi molto contenuti e che può essere messa in atto solamente dall’amministrazione comunale e dal suo massimo rappresentante, garante della salute pubblica, ovvero il sindaco.
È stato scritto che “il persistere delle nostre società dipende, in generale, dal fatto che riusciamo a far finta di niente”. Noi pensiamo che non si possa più far finta di niente.”

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