“Tra due liti d’Italia surgon sassi / tanto che troni assai suonan più bassi / e fanno un gibbo che si chiama Catria / di sotto al quale è consecrato un ermo / che suole esser disposto a sola latria”.
Con questi versi Dante Alighieri ci mostra nella Commedia l’eremo di Santa Croce di Fonte Avellana, nell’appennino umbro-marchigiano, fondato nel 982 da San Romualdo e ancora oggi luogo di grande spiritualità affidato ai monaci benedettini camaldolesi.